Mi ricordo una modesta storiella che racconta di un congresso di matematici dove il primo relatore, con una vistosa cravatta verde sosteneva dal palco che 2+2=5. La parte della platea dotata di cravatta verde annuì e si prodigò immediatamente in un applauso frenetico. Il secondo relatore, dotato di cravatta rossa, sostenne al contrario che 2+2=3. Ebbe anche lui un grande applauso da tutti coloro che portavano una cravatta dello stesso colore. Il terzo relatore si presentò sul palco con una barba lunga e folta. Quando disse che, a suo parere, 2+2=4 un silenzio imbarazzato pervase tutto l’uditorio fino a quando uno dei matematici presenti, seduto sul fondo della sala, si alzò e chiese al relatore di spostare la barba così da mostrare alla platea il colore della cravatta.
Purtroppo oggi siamo messi così. Non mi piace cosa sta facendo il nuovo Governo pentaleghista in tema di immigrazione e cosa sembra prospettare in tema di lavoro. Non mi piace soprattutto l’idea che un’azione proposta, qualunque sia, prevalga sulla riflessione necessaria che la deve precedere, sulle conseguenze e sugli effetti collaterali che può provocare.
Sull’immigrazione l’Europa deve assumersi le proprie responsabilità. Credo sia evidente a tutti. Per costringerla a farlo, però, non si possono usare le persone più deboli come scudi umani. Né fare di tutta un’ erba un fascio delle ONG che operano nel Mediterraneo. Soprattutto quando, e lo si vede in questi giorni, la faccia truce mostrata con l’Acquarius non è servita a fermare alcunché visto che gli sbarchi sono continuati e continuano in alcuni porti del nostro sud. E sono destinati a continuare.
Sarà pure un Governo anomalo ma che sia il Ministro degli Interni a dettare strategie, modalità e priorità al posto del Presidente del Consiglio non depone certamente a rafforzare l’immagine del nostro Paese sul piano internazionale. Se l’intenzione non è quella di uscire dall’Europa le partite aperte sono molte e non sarà certo il tono della voce a determinare gli equilibri da trovare su diverse materie. Leggi tutto “Scusi Lei è pro o anti?”