E se avesse ragione Fornero?

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Dalla famosa esternazione sui “bamboccioni” di Padoa Schioppa alle dichiarazioni dei prof. Monti, Fornero e del ministro Cancellieri, a prima vista, sembra che vengano utilizzate parole fuori misura. O perlomeno che si sia commessa un’ingenuità o peggio una sottovalutazione della realtà. Le reazioni indignate della rete e di molti commentatori confermerebbero il negativo effetto mediatico di certe affermazioni. Addirittura c’è chi ha evidenziato i privilegi di cui godrebbero i figli di alcuni ministri e quindi l’inattendibilità degli stessi ad esternare consigli o opinioni. Come dire: predicano bene ma razzolano male. Dunque non possono parlare o che almeno stiano zitti. Credo sia una polemica inutile e sbagliata. Sarebbe come pretendere che possa parlare male della scuola solo chi è stato bocciato oppure che sarebbe necessario produrre il 740 prima di poter discutere di diseguaglianze sociali. Sinceramente mi sembra un modo vecchio per impedire un confronto su temi importanti. Probabilmente i figli di Fornero o di Monti non hanno mai avuto i problemi che colpiscono una parte delle giovani generazioni. Non li avevano né prima dell’incarico affidato ai loro genitori né li avranno dopo ma questo non impedisce ai loro illustri parenti di tentare di dare un contributo che consenta di aprire una discussione vera nella società italiana. Parlare di occupabilità, impiegabilità, disponibilità alla mobilità territoriale significa uscire dagli schemi a cui siamo abituati. Questo è un Paese immobile che trova un consenso diffuso solo se guarda indietro. Fatica a guardare avanti perché c’è sempre una buona ragione per non farlo. E chiunque ha un minimo di responsabilità o sensibilità sociale non può non sapere che, soprattutto per i meno fortunati, serve a poco la solidarietà pelosa. Occorre incentivre e promuovere una forte responsabilizzazione individuale. E quesa si ottiene solo se si induce alla riflessione. Aiutare i giovani a guardare lontano, oltre il proprio punto di osservazione, è fondamentale. Per questo chi ha la responsabilità di orientare il dibattito dovrebbe sempre riflettere prima di accodarsi alle banalità o alla retorica nazionale. Parlare alla “pancia” della gente è facile. Parlare alla “testa” lo è meno. Per questo Fornero comincia ad essermi simpatica….

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