Ho scoperto, quasi per caso, che il cugino di mia madre, che sapevo essere morto da partigiano, fu un eroe della resistenza romana.
Questa storia è riemersa grazie alla storica Stefania Ficacci e alle donne del Quadraro, delle Fosse Ardeatine, della Garbatella che l’hanno tramandata con i loro racconti. Il Parco dedicato a Giordano Sangalli ha un legame molto forte con gli anni della Resistenza e della lotta di liberazione. Me ne aveva parlato mio nonno di questo giovane coetaneo di mia madre che con gli zii si era trasferito a Roma da piccolo. Anni durissimi. Era un po’ nei suoi racconti, da vecchio socialista, l’eroe di casa. Allora la Resistenza non era, come oggi, un ricordo lontano.
Si sapeva che Giordano aveva fatto il partigiano come tanti altri ragazzi di quell’età ma nessuno sapeva come era morto, né dove, fino a quando l’ANPI sulla fine degli anni 50 del secolo scorso inviò a mio nonno la tessera ad honorem, senza particolari commenti, che finì tra le vecchie foto di famiglia. Racconti familiari a parte e mancati prima mio nonno e poi mia madre, la vicenda del giovane Giordano venne piano piano dimenticata in famiglia.
Nel frattempo a Roma negli anni del dopoguerra intorno ad un piccolo campo da calcio di periferia si tenevano dei derby molto accesi, come quello tra la squadra del Tor Pignattara e il Chinotto Neri, grandi sfide, del resto anche lo sport partecipava al senso di libertà di allora. Questo campo veniva chiamato dai ragazzi del quartiere il “campetto Sangalli”. Quando è stato poi restaurato il parco, nel 2009, il giardino, situato nei pressi di Largo Raffaele Pettazzoni e attraversato dall’Acquedotto Alessandrino, è stato deciso di intitolarlo proprio al giovane Sangalli. Nel frattempo la storia di Giordano qui a Milano è stata completamente dimenticata. Mi successe però un fatto strano.
Mettendo a posto le fotografie di famiglia ho ritrovato in un cassetto la sua tessera dell’ANPI e vagamente mi sono ritornati in mente i racconti di mio nonno e mia madre di quando ero ragazzo. Una storia ormai lontana. Digito quasi per caso “Giordano Sangalli” in rete e entrò in contatto con un altro mondo. Scopro che Nikolay Pavlyuchkov un figlio di immigrati russi sotto la supervisione del fumettista Alessio Spataro per la Scuola Popolare di Tor Pignattara, ha disegnato un racconto con la storia di un giovanissimo partigiano di Tor Pignattara morto a 17 anni sul monte Tancia. È lì che è nato il fumetto su Sangalli. Leggi tutto “Buon 25 aprile!”