La Toscana e il centro Italia sono protagonisti di un riposizionamento complessivo che coinvolge diverse realtà della GDO presenti in quelle regioni. Quindi anche Etruria, Master Franchisee di Carrefour e molto altro con l’ingresso di Luca Migliolaro come neo Direttore Generale, gioca il suo jolly. La nascita di Etruria a Siena risale al 1961 come gruppo di acquisto, partecipa, insieme ad altri dieci gruppi di acquisto alla costituzione di Conad. Nel 1988 cresce e si espande fuori della provincia di Siena attraverso la fusione con la cooperativa Conad di Grosseto. Nel 1994 entra in Crai e l’anno dopo si fonde con il Crai di Arezzo. Nel 2000 diventa titolare per la Toscana e l’Umbria del Master Frachising Sma. Nel 2012, in grande anticipo sulle mode, Etruria apre il primo supermercato “Ecoattento”. Il format si muove su 5 direttrici attualissime: riduzione dei consumi, rispetto per l’ambiente, riutilizzo e riciclo dei materiali, valorizzazione dei prodotti locali e impegno verso la comunità. Oggi, chi più chi meno, sono tutti lì. Non era così oltre dieci anni fa. Con l’obiettivo di diversificare il business aziendale e cogliere nuove opportunità di mercato, il Gruppo rafforza poi la sua presenza nel settore del food service con Sapori di Toscana. Nel 2017 con la creazione del marchio Eturia Retail e attraverso il concept di comunicazione “Sempre con te”, Etruria decide di ribadire valori e vicinanza costanti alle comunità nelle quali opera. Fino al 2019 Etruria Retail era il master franchisee della catena francese Auchan, e gestiva la rete dei piccoli negozi a marchio Simply in 15 province del Centro Italia. Poi, con la cessione delle attività italiane di Auchan a Conad, la cooperativa senese ha stretto un accordo con Carrefour, l’altro gruppo francese presente in Italia.
Fanno parte di Etruria 5 società operanti prevalentemente nella gestione diretta di punti vendita e nel settore del food service; i dipendenti diretti totali del Gruppo sono più di 700 unità. Tra rete di vendita coi soci e i loro dipendenti, il Gruppo arriva a 3 mila persone circa. Oltre 310 punti vendita in 15 province di 4 regioni del Centro Italia con le insegne Carrefour (148) e La Bottega Sapori & Valori (163) e conta un fatturato vicino ai 300 milioni e con l’obiettivo di offrire un’esperienza di acquisto di qualità. Forte presenza in Toscana seguita dall’Umbria. Lazio e Liguria chiudono la fila. La Bottega “Sapori & Valori” è un punto distintivo dedicato ai prodotti locali di Toscana, Umbria e Alto Lazio. Offre solo produzioni locali di qualità, sostenendo l’economia del territorio e consolidando così il legame autentico con i fornitori locali. Per queste ragioni credo nell’ottimo acquisto di Etruria di questi giorni. Luca Migliolaro ha da poco superato i cinquanta e rientra in quel gruppo di top manager pur “diversamente giovani” che hanno scalato, con merito, tutti i gradini della Grande Distribuzione.
Lasciata PAM nel 2024 è oggi pronto per affrontare una nuova sfida e per entrare in una realtà piccola ma interessante ritenuta da alcuni ad un bivio decisivo della sua crescita. E la scelta di Migliolaro per come è nata e si è sviluppata credo confermi la decisione di continuare a condividere un progetto comune. È ovvio che, come in tutte le unioni, bisogna esserne convinti sia in Carrefour che in Etruria. Lo capiremo però presto. Nel corso degli anni, Migliolaro ha affinato competenze in ambito acquisti, marketing e direzione commerciale, arrivando a guidare realtà come il Centro Carni Qualità di Firenze e a partecipare a progetti nazionali per migliorare efficienza e sostenibilità della filiera. È stato anche membro attivo in associazioni come ADM, GS1 e consigliere in CPR System. Un percorso professionale di tutto rispetto cercando sempre di affrontare sfide interessanti non solo nel perimetro stretto della GDO. “Conoscere il punto vendita dall’interno fa tutta la differenza, ha dichiarato Migliolaro, ti insegna a leggere i numeri, ma soprattutto le persone. Ed è con questo spirito che affronto oggi la mia nuova sfida in Etruria Retail”. Questa sua convinzione che, numeri a parte, sono le persone a fare la differenza (al di qua e al di là della barriera casse) lo inserisce nel ristretto numero dei top manager che possono fare la differenza. Purtroppo c’è ancora chi pensa di poter fare i numeri a prescindere delle persone. “Etruria Retail – prosegue Migliolaro – è già un punto di riferimento in Toscana e nel Centro Italia, grazie al lavoro quotidiano dei nostri imprenditori, che conoscono le comunità in cui operano e collaborano con i produttori locali. Il mio obiettivo è semplice: dare ancora più forza a questa identità, metterla in luce e farla crescere”.
Solo a novembre Marco Capisani su Italia Oggi riportava un forte interesse di VéGé nei confronti di Etruria Retail Master Franchisee di Carrefour, come “parte di una strategia territoriale tesa a rafforzare il gruppo in Toscana e poi in parallelo in altre regioni come Calabria e Piemonte, dove il gruppo è meno radicato” (leggi qui). Etruria è certamente una preda ambita. E Carrefour e il suo perimetro sono da tempo sotto attacco. Ci sono voci che alimentano il chiacchiericcio sui francesi che non crederebbero fino in fondo al nostro mercato. Il precedente di Auchan non aiuta e i teorici del bicchiere mezzo vuoto teorizzano l’addio. Personalmente sono convinto che occorrerà attendere il giudizio definitivo che gli azionisti formuleranno sull’intero vertice del Gruppo. Da lì si capiranno molte cose. Etruria è una pedina significativa, a mio parere, per le prospettive stesse della multinazionale francese in Italia, che, credo, farà di tutto per tenersi stretto uno dei suoi partner più importanti. Soprattutto se l’impegno di Cristophe Rabatel e della sua squadra riuscirà a mantenere viva l’idea che l’Italia sia un mercato da presidiare (e da rilanciare). Chi osserva la multinazionale francese in Italia solo dai numeri e ne sottolinea solo le difficoltà, sottovaluta che Carrefour resta un’ottima azienda, una importante scuola di management e di gestione e sviluppo delle risorse umane. Come lo sono in genere, tutte le multinazionali e le grandi realtà.
Migliolaro arriva quindi in un contesto piccolo ma professionalmente stimolante. Tra le sue priorità ci sono il rafforzamento della rete sul territorio, una comunicazione più diretta e trasparente con i clienti e soci imprenditori, e una spinta ulteriore sull’innovazione, senza mai perdere di vista il valore delle relazioni. “Credo in un’impresa dove le persone contano davvero – conclude Migliolaro – Quando chi lavora con te è motivato, formato e ascoltato, tutto funziona meglio. E questo si riflette anche nel servizio che offriamo ai clienti, ogni giorno. Non ci resta che auguragli “Buona strada!”… (in collaborazione con Retail&Food)