Divago apparentemente dal tema ma credo sia interessante. Personalmente continuo a pensare che stiamo parlando dei tre imprenditori italiani più preparati, visionari e relativamente giovani che possiamo schierare in campo. Gli unici in grado di sparigliare le carte in una GDO che fatica a immaginarsi diversa. Sarà un caso ma sono tutti e tre del sud. Consentitemi l’accetta per spiegare in breve il mio punto di vista. Il primo Giovanni Arena ha ben compreso che lo sviluppo della GDO nel nostro Paese può avvenire solo per “simpatia”. Imprenditori che condividono un progetto e un’insegna per crescere insieme. Una esplosione per “simpatia” avviene in seguito a uno scoppio di una bomba. Vicino pur senza diretto contatto. In altri termini è la distanza necessaria affinché possa avvenire una contaminazione senza prevaricazione. Vale se parliamo di esplosioni ma anche tra imprenditori. Una crescita del 167% in dieci anni parla chiaro ed è grazie alla società consortile fondata insieme a Multicedi per sviluppare il marchio Decò su scala nazionale (fonte GDO News). Pippo Cannillo da parte sua ha intuito che la gestione e lo sviluppo delle risorse umane, il loro coinvolgimento e la giusta considerazione dei collaboratori sono altrettanto centrali nel futuro della GDO. Pochi ci sono arrivati. Non è un caso il riconoscimento (unica azienda del sud) del Top Employer Instituite.
E infine Giangiacomo Ibba che, forse prima di altri ha compreso che il futuro del comparto non è solo quello di vendere in modo più o meno conveniente le stesse cose o proporre nuovi servizi nel punto vendita che pure va fatto (business diversi, assicurazioni, viaggi, ecc.). Il futuro prossimo del comparto passerà anche attraverso la proposta di un nuovo rapporto con il cibo. Altri nel mondo stanno segnalando questo percorso. Multinazionali con le spalle larghe che introducono prodotti e suggeriscono comportamenti. Penso ad esempio ad Ahold Delaize, Penny (REWE) e altre insegne. Insomma il futuro del Retail nazionale sta anche qui. Ibba, da parte sua, può contare su una squadra di prim’ordine. Roberto Comolli è un vulcano. Direttore Generale della società Food 5.0, società del Gruppo ha il compito di ripensare in chiave industriale la progettazione e realizzazione di tutte le linee dei prodotti a marchio del Gruppo, rimettendo al centro il cibo come fattore determinante del successo del punto vendita. Gregoire Kaufman il General Manager ha l’esperienza necessaria per impostare e contribuire alla solidità della squadra. Suo è il compito di continuare nel percorso di efficientamento e creazione del valore per gli imprenditori e la rete del Gruppo.
Il tema del confronto proposto era il nuovo libro “Alimentazione e benessere. Nutrirsi bene per una vita sana e attiva” realizzato proprio da Crai. Il libro rappresenta un vero e proprio manuale di felicità alimentare, una guida verso una routine salutare, che fa riscoprire il gusto autentico dei cibi che fanno bene. L’incontro nella nuova sede di Milano. Centrale di servizi e quartier generale dove, insieme ai soci, si prendono le decisioni chiave e si portano avanti i progetti. Per Comolli la marca del distributore è un tassello del puzzle che la GDO deve saper ricomporre. L’altro è dotarsi di un approccio industriale. Il food retail futuro deve avere l’idea, trovare poi chi la produce secondo i propri standard e comunicarla in modo accattivante ai clienti finali dell’insegna, dandogli la possibilità di scegliere tra la propria innovazione e quella dei brand industriali. Con questo progetto CRAI rafforza il proprio impegno nel promuovere un’alimentazione sana, offrendo uno strumento semplice e utile da consultare. Un piccolo contributo che testimonia l’attenzione dell’insegna verso il benessere delle persone.
Secondo gli ultimi dati ISTAT, in Italia il 36% della popolazione è in sovrappeso. Un dato che tra gli uomini sfiora il 44%. Si tratta di una vera emergenza che si traduce in malattie metaboliche, che possono trasformarsi in patologie più serie nel corso del tempo. Eppure, un’alimentazione corretta sarebbe in grado di risolvere, ma soprattutto prevenire molti di questi problemi. Per questo CRAI vuole essere al fianco dei suoi clienti, selezionando con cura i prodotti da offrire sugli scaffali grazie al controllo della filiera, e promuovendo iniziative concrete dedicate alla salute e al benessere quotidiano. “La mission di CRAI – ha spiegato Giangiacomo Ibba – è contribuire alla felicità delle persone offrendo buon cibo, selezionato con cura, e promuovendo uno stile di vita sano. Come Insegna di prossimità, vogliamo essere un punto di riferimento affidabile, davvero capace di mettere al centro il benessere di chi ci sceglie ogni giorno. Un benessere che nasce, prima di tutto, da ciò che portiamo a tavola.
Come ha raccontato Roberto Comolli, Direttore Generale di FOOD 5.0 “Le grandi civiltà del passato, in Oriente come in Occidente, avevano compreso che il cibo non è solo nutrimento, ma uno strumento di equilibrio e prevenzione. La filosofia giapponese dell’Ishoku-dogen – il cibo come medicina – e il principio dell’Hara Hachi Bu – fermarsi all’80% della sazietà – ci ricordano quanto siano importanti la moderazione e l’ascolto del proprio corpo. Con questo libro vogliamo aiutare le persone a riscoprire quella saggezza e trasformarla in azioni quotidiane, semplici ma efficaci. Perché il benessere non nasce dalla privazione, ma da una consapevolezza profonda che guida le nostre scelte giorno dopo giorno.” Nel volume, poi, vengono sfatati alcuni miti, come il legame tra consumo di uova e colesterolo, e spiegati nel dettaglio tutti i nutrienti fondamentali: carboidrati, proteine e grassi buoni e cattivi. Ma anche i micronutrienti, le vitamine, i sali minerali con un focus su quali sono i principali, le loro caratteristiche, in quali alimenti si trovano, quali benefici apportano all’organismo e in che modo assumerli al meglio.
Una parte è poi dedicata a come nutrirsi a seconda dell’età o in condizioni particolari quali la gravidanza. CRAI si conferma per la capillarità della sua penetrazione sul territorio italiano che ne fa un player leader anche nel mercato di vicinato: oggi CRAI è presente in oltre 800 Comuni in tutta Italia con una rete di circa 1.500 punti vendita complessivi, tra supermercati, superette e negozi alimentari. Si distingue per la sua capacità di smarcarsi dal gruppo e proporre innovazioni di processo e di prodotto. E questo può consentire un vantaggio competitivo importante.