“La difficoltà che hanno oggi i giovani a gestire le loro emozioni è dovuta alla mancanza di relazione con adulti ‘significativi” ha sottolineato Matteo Lancini Presidente Fondazione Minotauro. In un mondo che cambia rapidamente, i giovani chiedono strumenti per orientarsi, per conoscersi, per costruire relazioni sane e per immaginare un futuro più sostenibile e ‘umano’: una sfida per il mondo adulto a rimettersi in gioco e soprattutto in ascolto. Il senso di tutto il lavoro di Fondazione Conad ETS sulla scuola è racchiuso in queste poche righe. “Sostenere le nuove generazioni significa sostenere il futuro”.
Su questo principio ispiratore poggia il lavoro della Fondazione che prosegue quello delle realtà Conad territoriali e nazionali, che, negli ultimi dieci anni hanno donato alle scuole italiane 270mila premi in attrezzature informatiche e materiali didattici, per un valore complessivo di 37 milioni di euro, e con il coinvolgimento di 3,5 milioni di alunni e 170mila classi. Ha ragione Luca Signorini, Presidente della Fondazione Conad Ets, a dimostrarsi orgoglioso delle tre edizioni del Progetto Scuola, realizzato da Unisona, che ha raggiunto oltre 450 mila studenti in oltre 3mila istituti italiani. Fondazione Conad ETS ha offerto a migliaia di ragazzi delle scuole superiori di tutta Italia la possibilità di accedere gratuitamente a giornate di riflessione su importanti tematiche sociali, condotte da riconosciuti protagonisti dell’impegno civile, culturale e scientifico, coinvolgendoli in eventi tematici, film, materiali didattici e momenti di dialogo.
Gli appuntamenti del Progetto Scuola hanno infatti l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sui grandi temi d’attualità, per suscitare nei ragazzi la voglia di comprendere il presente, ponendosi sempre nuove domande e diventando attori del cambiamento sociale. Gli appuntamenti 2025, patrocinati dal Ministero dell’Istruzione e dal Comune di Milano, hanno registrato un grande successo e coinvolgimento sia dei ragazzi presenti alla diretta da Milano, sia delle migliaia di studenti collegati in streaming dalle loro classi e dalle sale cinematografiche di tante città: ad ogni evento in live streaming erano collegati dai 30 ai 50mila, con picchi anche di 80mila ragazzi, da tutte le Regioni d’Italia e in migliaia hanno avuto l’opportunità di seguire gli eventi dai cinema delle loro città, grazie al supporto dei Soci Conad del territorio, che hanno creato degli ‘eventi nell’evento’, invitando in sala molti stakeholder locali, istituzioni ed enti del terzo settore, a dibattere con loro gli argomenti trattati. Nelle settimane successive agli incontri, i ragazzi hanno sempre risposto a un questionario per esprimere la loro opinione rispetto ai temi trattati: grazie alla collaborazione con Ipsos – leader mondiale nelle ricerche di mercato – che ha analizzato le risposte in forma aggregata, la survey presentata ha restituito il punto di vista di più di 11mila ragazzi/e delle scuole superiori di tutta Italia su quattro tematiche di grande attualità sociale: intelligenza artificiale e futuro del lavoro, violenza di genere, essere e malessere social, sessualità e affettività.
Nella tavola rotonda milanese condotta dalla Direttrice e Segretario generale di Fondazione Conad ETS, Maria Cristina Alfieri, a commentare i dati emersi dall’indagine sono stati Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos, Matteo Lancini, Presidente Fondazione Minotauro, Celeste Costantino, Vice Presidente Fondazione Una, Nessuna, Centomila, Franco Barbano, Presidente di Unisona Aps, e in rappresentanza degli insegnanti che quest’anno hanno accompagnato gli studenti lungo tutto il programma del Progetto Scuola, Valentina Mazzacane, Docente dell’Istituto Falcone Righi di Corsico. Dall’indagine è emerso il ritratto di una generazione che chiede ascolto.
I dati raccolti raccontano di una generazione che crede nella possibilità di realizzare i propri sogni (68%) e nelle proprie capacità di perseguire un obiettivo (58%), ma che allo stesso tempo fatica a mantenere una visione positiva di sé (solo il 35%) e della propria vita (39%). Ancora più basso il dato relativo alla percezione del proprio talento come valore per la collettività (29%). Un quadro che segnala una frattura tra aspirazioni personali e senso di appartenenza sociale, e che evidenzia l’urgenza di intervenire sul fronte dell’autostima, del benessere psicologico e dell’inclusione. «Questa indagine conferma il valore strategico dell’ascolto attivo delle giovani generazioni. I dati ci restituiscono una fotografia complessa ma preziosa: i ragazzi mostrano consapevolezza, capacità critica e un desiderio chiaro di essere parte del cambiamento sociale.
È fondamentale che istituzioni, educatori e imprese sappiano rispondere a questa chiamata con strumenti efficaci e coerenti» – afferma Nando Pagnoncelli di Ipsos, partner scientifico della rilevazione.«Quello che emerge con forza – conclude Alfieri di Fondazione Conad – è la richiesta dei giovani di essere coinvolti, formati e ascoltati su ciò che per loro è essenziale. È da qui che intendiamo partire, sostenendo programmi e strumenti sempre più mirati. Il Progetto Scuola, ascoltando le richieste dei ragazzi, l’anno prossimo affronterà argomenti come la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente, la difesa di diritti umani, il bullismo, il benessere psicosociale dei giovani. Informare e sensibilizzare i giovani su questi temi significa renderli più consapevoli del mondo in cui si trovano, quindi anche più responsabili e protagonisti della loro vita».
A margine dell’appuntamento, il Presidente di Conad Mauro Lusetti ha dichiarato: “Fondazione Conad ETS anche quest’anno ha dato voce alle ragazze e ai ragazzi della scuola italiana, continuando a mettere al centro della sua attenzione opportunità e criticità del loro percorso di crescita. Sono convinto che questo lavoro debba continuare, anche per coinvolgere in iniziative di questo tipo altre grandi organizzazioni come Conad. Contribuire all’educazione dei giovani è un compito che tutti i soci e le cooperative di Conad hanno a cuore e che la Fondazione svolge in modo molto efficace, come dimostra il fatto che oltre 11 mila adolescenti abbiano partecipato alla ricerca presentata oggi”.