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La scelta di Carrefour Italia di presentare il suo Report di Impatto 2024 in qualità di Società Benefit (leggi qui) è importante per diverse ragioni. Non solo perché è la prima insegna  a fare questa scelta nel settore della GDO italiana a livello nazionale. Lo è  per la particolarità della sua distribuzione sul territorio che presenta 970 punti vendita in franchising sui quasi 1.200 punti vendita (compresi anche i Master Franchising di Etruria Retail). Impiega circa 10.000 persone nella propria rete di punti vendita diretti, cui si aggiungono circa 8.000 collaboratori e collaboratrici dei punti vendita in franchising. Nel 2025 ha ottenuto per l’ottavo anno consecutivo il riconoscimento di Top Employer. Più della metà dei negozi in franchising usufruiscono di servizi aggiuntivi per la gestione delle risorse umane, della sicurezza e della qualità contribuendo, di fatto,  alla crescita dell’imprenditoria locale.

La relazione con la filiera è un asset strategico: sono circa 11.000 i produttori italiani con cui Carrefour collabora in tutta Italia, promuovendo eccellenze locali, trasparenza e filiere più eque e sostenibili. Un impegno che varca i confini nazionali: nel 2024 il valore dei prodotti italiani venduti nei Carrefour di tutto il mondo ha raggiunto 1,15 miliardi di euro. Questo lo sottolineo per tutti coloro che sottovalutano l’importanza del contributo delle multinazionali per le nostre esportazioni agroalimentari. Carrefour in Italia, inutile nasconderlo,   è sotto la lente di ingrandimento. Le sue prospettive future sono necessariamente legate al lavoro di riorganizzazione in corso e alle scelte strategiche del gruppo multinazionale. Questo lavoro non solo non è mai finito ma si concretizza nelle scelte e nei progetti che ne sottolineano identità, serietà e cultura manageriale. Oggi è presto per tirare conclusioni. La relazione annuale di impatto è quindi un documento chiave per tutte le Società Benefit. Descrive in modo dettagliato gli obiettivi, le azioni intraprese e l’impatto generato.

Il documento Carrefour illustra gli impatti sociali e ambientali generati nel corso dell’anno rispetto alle 4 finalità di beneficio comune (favorire la transizione sostenibile del sistema alimentare; la promozione di un ambiente lavorativo equo, sicuro e stimolante; la creazione di valore economico  per gli stakeholders; la riduzione dell’impatto ambientale e degli sprechi). “Essere una Società Benefit significa agire ogni giorno con responsabilità, trasparenza e visione. In Carrefour Italia crediamo che il nostro ruolo vada oltre la distribuzione alimentare: vogliamo contribuire in modo concreto alla costruzione di un modello più sostenibile, per le persone e per il pianeta. Il 2024 è stato un anno decisivo: abbiamo ridotto gli sprechi, potenziato l’offerta a marchio e rafforzato il coinvolgimento di partner e collaboratori nella nostra strategia di transizione alimentare” – commenta Christophe Rabatel, CEO di Carrefour Italia. “Continueremo in questo percorso di consolidamento dei risultati raggiunti, con l’obiettivo di innovare il nostro modello alimentare per rispondere in modo concreto alle esigenze dei nostri vari stakeholder”.

Per procedere in questa direzione, nel 2024 l’azienda ha rilanciato il programma Act For Food, che promuove la Transizione Alimentare per tutti attraverso un’offerta che coniuga gusto, salute e accessibilità e valorizza la private label, i prodotti biologici, le tipicità regionali e i nuovi segmenti di consumo come le referenze a base vegetale. I prodotti a marchio sono protagonisti anche tra le 50 referenze biologiche disponibili sugli scaffali dei punti vendita Carrefour a meno di 1 euro. Grazie a un lavoro mirato sulle ricette, l’azienda ha ridotto di 42 tonnellate il sale e lo zucchero contenuti nei prodotti a marchio, in linea con l’obiettivo di Gruppo che punta a eliminare 2.600 tonnellate di zucchero e 250 tonnellate di sale dai prodotti a marchio Carrefour entro il 2026 rispetto al 2022. Fondamentale per il raggiungimento di questi traguardi è il coinvolgimento dei fornitori. Sono 67 le aziende che hanno aderito al Food Transition Pact in Italia, l’alleanza promossa da Carrefour per costruire filiere più responsabili e sostenibili lungo tutta la catena del valore.  A livello di Gruppo, l’obiettivo è coinvolgere 500 fornitori per guidare la transizione alimentare entro il 2026.

Nel 2024, Carrefour Italia ha continuato a investire sul benessere e lo sviluppo delle persone. Il 99% dei collaboratori ha ricevuto almeno un’attività formativa, anche attraverso iniziative consolidate come la Scuola dei Leaders, giunta alla sua decima edizione, o la Digital Retail Academy, per promuovere la cultura digitale tra i collaboratori. Sul fronte della rappresentanza di genere, le posizioni manageriali sono ricoperte per il 35% da donne. L’impegno nel promuovere l’uguaglianza di genere è stato riconosciuto nel 2024 con la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la Parità di Genere. In merito alle attività di well-being, è stato introdotto un servizio di consulenza psicologica dedicato a neo-genitori, in aggiunta al servizio di ascolto online, anonimo riservato e confidenziale e attivo 7 giorni su 7, dedicato a tutti i collaboratori. Mentre per quanto riguarda la sicurezza, 14 negozi sono diventati Punti Viola di DonneXStrada, spazi dedicati alla prevenzione e al supporto contro la violenza.

Nel 2024, 1 prodotto su 3 venduto da Carrefour è una referenza a marchio proprio, sinonimo di qualità e accessibilità. Il 2024 ha segnato un miglioramento della riduzione dello spreco alimentare, abbattuto del 55% rispetto al 2016. Questo grazie a una strategia articolata che include l’adozione di una app per il monitoraggio delle scadenze,  il continuo utilizzo delle vasche antispreco con sconti fino al 50% e fino al 70% per prodotti oltre il Termine Minimo di Conservazione, la collaborazione con Too Good To Go e le donazioni di eccedenze alimentari. Importanti progressi anche sul fronte dei materiali: l’87% del packaging dei prodotti a marchio è ora riciclabile, riutilizzabile o compostabile, in linea con gli obiettivi di economia circolare fissati a livello di Gruppo che puntano a raggiungere il 100% entro il 2025. Le emissioni dirette, invece, fanno registrare un -35% rispetto al 2019. Per maggiori informazioni: www.carrefour.it

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