Non essendo a Milano non ho potuto partecipare. Ci tenevo perché il tema proposto al confronto a Eataly Smeraldo era “Un lavoro per tutti”, un argomento centrale per il blog. Un incontro sul Tortellante, i tortellanti che lo animano e i suoi tortellini.. Un laboratorio modenese di pasta fresca che punta a sottolineare l’importanza del lavoro nella realizzazione di una società veramente inclusiva perché come ci ricorda Jacopo Corona co-ideatore, insieme a Coal del Frolla Market di Osimo: “Siamo tutti responsabili di una società migliore” (leggi qui). L’argomento erano proprio i 10 anni di attività del “Tortellante” il laboratorio terapeutico-abilitativo della città emiliana dove una trentina di ragazzi con un’età compresa tra i 15 e i 27 anni con disturbi dello spettro autistico imparano a stare all’interno di un contesto lavorativo producendo pasta fresca fatta a mano.
Condivido l’approccio dei suoi ideatori: “Tortellante non è solo tortellini fatti con le mani e con il cuore: è un progetto che migliora la qualità della vita, trasformando le difficoltà in opportunità. Perché ogni persona ha il diritto di crescere, imparare e costruire il proprio percorso”. Una recente ricerca, “Cooking for autism” svolta da un team di ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia coordinato dal neurologo Giuseppe Plazzi, portata avanti in collaborazione proprio con lo staff scientifico del Tortellante, ha osservato e studiato servizi, metodi ed esperienze dimostrando che i ragazzi stanno effettivamente meglio. Il laboratorio non si limita alla produzione di ottima pasta, ma rappresenta un modello di inclusione sociale, coinvolgendo famiglie, volontari e professionisti. Attraverso percorsi personalizzati, lo staff del Tortellante aiuta i partecipanti a migliorare il lavoro in team e a sviluppare competenze che favoriscono una vita adulta più autonoma, anche in contesti esterni al laboratorio. Prepara i ragazzi a vivere nel mondo.
“La Bottega del Tortellante” è però una vera e propria attività di impresa, costruita intorno alla casa laboratorio di Modena che punta a legarsi esclusivamente ad aziende di qualità e persone che condividano i valori del sostegno alle diversità. Vuole però eccellere nella sua produzione, non punta solo alla solidarietà. Dignità, qualità dell’offerta, e professionalità sono i suoi ingredienti vincenti. Il presente della Associazione è oggi rappresentato dal Laboratorio terapeutico di via Borelli a Modena mentre “La Bottega del Tortellante” ha l’ambizione di iniziare a costruire una parte del suo futuro. Le regole di produzione e le materie prime sono quelle del Tortellante integrate dall’uso di tecnologie di confezionamento moderne. Il Tortellino “La Bottega” è realizzato secondo principi e regole di “alto artigianato organizzato” (cit. Massimo Bottura): “artigianato” perché le tradizioni del territorio sono rigorosamente rispettate e “organizzato” purché, per essere al passo con i tempi, si usano le lavorazioni manuali dei ragazzi insieme a moderne tecnologie di confezionamento.
I due piani del lavoro sono quelli del progetto terapeutico scientifico e del prodotto gastronomico. Tra di loro si integrano e si sostengono a vicenda in una idea di “business etico” unico nel suo genere. La parola chiave è “qualità”: Qualità quindi del lavoro terapeutico e qualità del lavoro gastronomico. Obiettivo dell’associazione è anche di consentire alle famiglie di sentirsi parte di una comunità, di uscire da quel senso di mancanza di prospettive che l’autismo comporta, specie nella vita adulta. Insieme, accomunati da un progetto. Un ruolo importante è affidato anche alle nonne volontarie, di fatto le depositarie della tradizione culinaria emiliana, quelle rezdore (cuoche provette di una generazione “lontana” motore della cucina emiliana) che grazie alla loro esperienza affiancano i ragazzi nelle attività, regalando loro un ruolo attivo e produttivo.
Oltre all’attività nel laboratorio di pasta fresca, l’associazione si occupa anche di organizzare programmi di lavoro e vacanze, uscite serali per migliorare le autonomie e la socializzazione e attività nel fine settimana dove i ragazzi hanno modo di sperimentare come si vive fuori casa, come fare la spesa, cucinare, pulire, gestirsi insomma. Grande sostenitore dei progetti dell’Associazione è lo chef Massimo Bottura che, con la sua supervisione professionale, segue i ragazzi con passione e cura. Il progetto, che prevede programmi personalizzati per ciascuno dei ragazzi, è guidato e supervisionato da un’equipe clinica specializzata in neuropsichiatra dell’infanzia e dell’adolescenza. Il Tortellante è quindi un laboratorio di produzione dei famosi tortellini emiliani da parte di ragazzi e adulti con disabilità. si distingue per la sua.
L’obiettivo è chiaro: promuovere l’indipendenza, la socializzazione e preparare le famiglie per il futuro, verso il “DOPO DI NOI”. Un aspetto unico del Tortellante è la sua connessione con la comunità. Attraverso progetti come “Lavoro come camerieri” e “Progetto sanitario”, il laboratorio contribuisce all’inclusione sociale, coinvolgendo la comunità nelle attività quotidiane e fornendo servizi sanitari accessibili. Il 2 aprile a Modena, in coincidenza con la Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo (World Autism Awareness Day), è stato inaugurato, l’Ambulatorio AMA (Ambulatorio Medico Autismo), con la partecipazione dei principali rappresentanti istituzionali e professionisti del settore sanitario modenese. (leggi qui).
Se passate per Modena quindi prenotatevi per i laboratori di pasta fresca aperti al pubblico in via Borelli 82/a, proprio a fianco alla Bottega. Per informazioni leggi qui.Se non passate da Modena li potete comunque trovare da Conad Nord Ovest s.c., Coop Alleanza 3.0 , Cortilia, Eataly, Esselunga, Frolla Market, Pellegrini S.p.A. E in molti altri posti.