Mercadona. Alle radici del suo successo…

Ogni Paese ha la sua cultura. Difficile esportarla. È più facile esportare un modello commerciale adattandolo alla nuova realtà. È stato così per gli ipermercati, per i supermercati e per i discount. Alcune aziende multinazionali esportano metodologie, strumenti, modelli organizzativi conditi dai valori propri della casa madre. Il prof. Zamagni l’ha chiamato “totalismo aziendale”. È in poche parole, l’azienda che basta a sé stessa. Che si propone al contesto nella sua specificità.  E che al proprio interno si muove seguendo un canovaccio simile ovunque nel mondo. Il suo prodotto migliore è l’azienda “glocal”. Quella che riesce a pensare globalmente ma sa anche agire localmente.

Nella GDO, le multinazionali, pur con qualche limite dovuto più alla scelta dei top manager che alle aziende in sé, funzionano così. Non tutte le aziende che vanno all’estero sono multinazionali. Alcune di “accontentano” di presidiare mercati vicini. Soprattutto quelle che non esportano solo prodotti o servizi ma hanno la necessità di esportare la cultura che ne rappresenta la chiave del successo. Mercadona è una di queste. Purtroppo da noi ci si limita a guardare i numeri o l’approccio commerciale mettendo in secondo piano tutto il resto. Il punto è che è il “resto” a renderla un’azienda unica nel suo genere. Proverò a spiegarne le ragioni.

Nel 2023, Mercadona ha aumentato le sue vendite consolidate del 15%, a 35.527 milioni di euro. Di questo totale, 34.124 milioni corrispondevano alle attività in Spagna e i restanti 1.403 milioni a quelle del Portogallo, dove Mercadona conta 49 negozi sui 1.681 totali che compongono la rete di supermercati dell’azienda alla fine del 2023. I risultati  sotto tutti i punti di vista, sono stati ottimi. A dicembre 2023 era stato firmato con i sindacati il contratto aziendale che prevedeva un aumento dello stipendio base legato al CPI, fino al 2,5%, e, se superiore, tale aumento sarà completato fino a un massimo del 6%, legato agli obiettivi di profitto dell’azienda con scadenza nel 2028. L’obiettivo era l’adeguamento dei salari legato all’inflazione. La strategia salariale di Mercadona è quella di collegare la remunerazione alle prestazioni e al contesto economico. L’azienda, pioniera nel settore, continua a portare avanti le proprie politiche di applicazione del riposo settimanale, estendendo ora il riposo per almeno 8 fine settimana all’anno ai lavoratori della logistica.

Nei giorni scorsi il Comitato Direttivo di Mercadona ha deciso di aumentare dell’8,5% lo stipendio di tutto il suo personale con l’obiettivo di contribuire ad aumentare il loro potere d’acquisto come indicato dalla società in un comunicato. Questo aumento, che entrerà in vigore a partire dalle buste paga di gennaio 2025, raggiunge gli oltre 100.000 lavoratori che l’azienda ha in Spagna e Portogallo. La percentuale di aumento è la somma del corrispondente indice dei prezzi al consumo (CPI) di ciascun paese e di un ulteriore extra deciso dall’azienda fino al raggiungimento di questo 8,5%. In questo modo, il personale centrale dell’azienda guadagnerà 1.685 euro lordi al mese nel primo anno, ovvero il 27% in più rispetto al Salario  Minimo Interprofessionale (SMI), e 2.280 euro lordi/mese una volta superati i quattro anni di permanenza in azienda, il 72 % in più rispetto allo SMI.

Allo stesso modo, la società ha deciso, nell’ambito della sua strategia di condivisione degli utili (misura promossa dagli azionisti nel 2001), di distribuire un bonus aggiuntivo che si aggiungerà al tradizionale premio di risultato. L’obiettivo è premiare lo sforzo fatto e condividerne i benefici. Come ormai consuetudine, nel mese di marzo i lavoratori, a partire dal primo anno di servizio  e se raggiungeranno i traguardi e gli obiettivi concordati a inizio anno, riceveranno in busta paga una mensilità aggiuntiva, importo che ammonterà a due mensilità se l’anzianità è superiore a quattro anni; e in più quest’anno tutti riceveranno anche un bonus extra corrispondente ad una rata mensile. È altrettanto noto che durante  le festività natalizie tutti i negozi rimarranno chiusi, rispettando la consueta politica dell’azienda di non operare nei giorni festivi nazionali.

Ad aprile 2024 è stato sottoscritto tra Mercadona e i rappresentanti dell’Unione Generale dei Lavoratori (UGT) e delle Comisiones Obreras   (CCOO) il nuovo Piano per l’uguaglianza in azienda, che sarà valido per quattro anni, fino al 2028 . Oltre a continuare a promuovere la parità di trattamento e di opportunità attraverso il modello di gestione proprio dell’azienda (Modello di Qualità Totale), con valori irrinunciabili come l’equità retributiva, garantendo “uguale responsabilità, stesso salario” e misure che rafforzano la trasparenza retributiva. Mercadona, che da più di 14 anni vede ratificato un Piano per l’Uguaglianza dalle rappresentanze sindacali, mantiene l’obiettivo costante di promuovere l’equità trasversalmente in tutti i processi (formazione, promozione, retribuzione, ecc.) e per tutte le persone garantendo l’assenza di discriminazione diretta  o indiretta. Con questo piano manteniamo l’impegno a continuare a lavorare insieme per rafforzare l’uguaglianza tra donne e uomini” hanno dichiarato i sindacati. La direttrice delle relazioni sindacali di Mercadona, Ruth García, ha sottolineato che “questo nuovo accordo è il risultato dello sforzo di tutte le parti coinvolte per garantire la soddisfazione delle oltre 100.000 persone che compongono Mercadona, che sono la causa del successo e della crescita dell’azienda Mercadona. Un’azienda il cui modello di gestione si basa sulla soddisfazione dei lavoratori, perché sono loro che soddisfano ogni giorno più di 5,7 milioni di famiglie. Il presidente di Mercadona, Juan Roig, ha affermato in una conferenza lo scorso giugno che “più si paga in un’azienda, più soldi si guadagna” e che “quando dico massimizzare il profitto dico che bisogna massimizzare gli stipendi”.

Nell’ultimo anno, Mercadona ha iniziato a raccogliere i frutti della sua decisione strategica, sostenuta dagli azionisti della società nel 2016, di investire a lungo termine per garantire il beneficio dei 5 componenti (“Il capo” che è il cliente, il lavoratore, il fornitore, la società e il capitale); fattori chiave su cui si fondano le basi della Mercadona del futuro. Un elemento è però indiscutibile. A mediare tra il prodotto e il cliente c’è il lavoratore, che deve anch’egli essere soddisfatto. “Il modello di gestione delle risorse umane punta alla stabilità, alla formazione, alla leadership, all’equità e all’auto-domanda”. Basta leggere con attenzione  il libro di Alfonso Javier. Storia di successo: Mercadona per comprenderne il percorso.

Dal 1993 Mercadona  basa tutte le sue decisioni su un  suo modello di gestione della qualità totale che punta a soddisfare le diverse componenti dell’azienda. A convincere Juan Roig è stato il lavoro dell’ingegnere italiano Alberto Galgano scomparso nel 2017. Leggendo i suoi libri Roig si è chiesto se quel modello potesse essere applicabile ad una catena di supermercati in alternativa alla teoria della massimizzazione del profitto che prevede di scaricare parte del cosiddetto “rischio di impresa” sui fornitori o sui lavoratori. Mercadona aveva bisogno di mettere le cose in ordine, e c’erano poche cose al mondo più ordinate di una fabbrica di automobili giapponese. I libri del consulente italiano lo hanno aiutato, e il risultato negli anni è stato una catena di montaggio che segue la metodologia Kaizen e ha la stessa disciplina di Toyota in cui tutto funziona come un orologio e il cliente, “The Boss”, trova in ogni parte della Spagna un supermercato con le stesse caratteristiche di quello accanto a casa sua.

Se non si parte da qui non si capisce Mercadona. Costruito un  modello  in  grado di creare un equilibrio tra tutte le componenti di riferimento, l’idea EDLP (Every Day Low Prices) ha preso forma, copiata dal colosso nordamericano WalMart, che già nel 1962 aveva lanciato il suo “Always Low Prices”. Il modello punta quindi a soddisfare i cinque componenti dell’azienda in modo uguale e con la stessa intensità. I prezzi bassi sono ottenuti grazie ai grandi volumi che muove l’azienda, la focalizzazione sui prodotti ad alto fatturato limitando il numero delle referenze,  riducendo così i costi di inventario. In questo modo il prodotto arriva al cliente al costo più basso possibile. Il resto è storia nota. Marchi propri, fornitori esclusivi, un’offerta su alimenti non deperibili e articoli per la casa, che per loro natura sono ad alto turnover ne decretano il definitivo successo. Oggi Mercadona, nella penisola Iberica, guadagna più di Lidl, Carrefour, Dia e Alcampo messi insieme.

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