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Continua  la mia esplorazione dei punti vendita e dei progetti innovativi della Grande Distribuzione in Belgio. Per poterlo fare bene  mi tocca “disturbare” colleghi ed ex colleghi  per alimentare i contatti necessari. Non poteva mancare un focus su Carrefour Belgium che ha appena aperto il suo terzo “punto vendita” BuyBye presso la sede della NATO SHAPE (Supreme Headquarters Allied Powers Europe) a Casteau vicino a Mons. Il nuovo punto vendita utilizza una tecnologia “grab-and-go” autonoma basata sull’intelligenza artificiale, che consente ai clienti di acquistare prodotti senza dover pagare, addebitando automaticamente il costo degli articoli sulla carta di credito. Lo dico subito citando un pezzo di (20 cent retail fr ): siamo in Belgio, patria del surrealismo. BuyBye non è, come potrebbe sembrare, un semplice frigo né un Distributore automatico. Come la pipa che non è una pipa di Magritte. Pur dando quell’impressione, è tutt’altro. Ma procediamo con ordine…Il secondo BuyBye è stato aperto da poco  all’interno di Publicis una società francese che si occupa di pubblicità, comunicazione e marketing esclusivamente per i suoi dipendenti, sede situata nella storica Gare Maritime. Un tempo il più grande scalo merci d’Europa, la Gare Maritime è ora diventata un luogo stimolante dove start-up e aziende affermate possono insediarsi. Un ottimo esempio di sviluppo sostenibile e attualmente il più grande progetto in legno lamellare in Europa.

Devo innanzitutto ringraziare la cortesia di Arnaud Lesne, Directeur innovation & Partnership di Carrefour Belgium che mi ha dedicato parte  del suo  tempo per farmi “toccare con mano”  il loro micro store  di Zaventem (Bruxelles), all’entrata della loro sede centrale e spiegarmi novità e strategie dell’innovazione della filiale belga del Gruppo Francese. Alcune addirittura in esclusiva. Le leggerete più avanti nell’articolo  in anteprima europea (wow!). Qui il partner tecnologico è Reckon, la startup con sede in Portogallo che mira a diventare il principale fornitore dei retailer europei. Ana Pinto, CEO di Reckon.ai, ha espresso orgoglio per il successo della collaborazione, sottolineando la crescente fiducia delle grandi aziende nella tecnologia autonoma. Il CTO Paulo Ribeiro ha definito il progetto “un nuovo capitolo nel retail autonomo, adatto anche agli ambienti più esigenti”. L’apertura arriva poco dopo che Reckon.ai ha ottenuto un brevetto europeo per la sua tecnologia di armadi intelligenti basati sull’intelligenza artificiale, rafforzando il ruolo pionieristico dell’azienda nel commercio al dettaglio non presidiato. Pinto ha aggiunto: “Siamo stati pionieri in questo ambito, tra i primi a creare e realizzare unità di vendita al dettaglio realmente intelligenti e autonome, e questo brevetto rafforza il nostro ruolo di innovatori che plasmano il futuro della vendita al dettaglio non presidiata. Ve l’abbiamo detto: siamo solo all’inizio (leggi qui).  La vendita al dettaglio autonoma sarà un’area di interesse chiave agli RTIH Innovation Awards del 2025  che celebrano l’innovazione tecnologica globale in un mondo omnicanale in rapida evoluzione. L’altra start up Sensei, anch’essa con sede in Portogallo partner di DAO Conad in italia risponde  puntando a 1.000 punti vendita completamente autonomi entro il 2026. Sono due impostazioni completamente diverse. Entrambe interessanti. 

Per DAO il punto vendita (leggi qui) è quello che noi conosciamo. Solo un po’ più piccolo. La tecnologia Sensei offre una piattaforma tecnologica proprietaria che, utilizzando una combinazione di telecamere, sensori e algoritmi di intelligenza artificiale, è in grado di automatizzare i negozi, sia nuovi che esistenti, per offrire un’esperienza di acquisto veloce, comoda e fluida. Rekon, al contrario, punta ad una evoluzione molto interessante del vending. Utilizzando la visione artificiale e la tecnologia dei sensori di peso, il negozio senza pagamento 24 ore su 24, 7 giorni su 7, consente ai clienti di uscire semplicemente con i loro acquisti, che vengono automaticamente tracciati e addebitati. Il micro  store è in sostanza un armadio modulare. Ogni modulo può contenere qualsiasi prodotto.

In quello presente alla NATO offre più di 250 articoli di uso quotidiano, tra cui frutta fresca per la colazione, pasti pronti e prodotti per la cura personale, forniti dal vicino Carrefour Market di Casteau che ne garantisce la disponibilità. Questa è il più grande dei suoi tre microstore, con 12 ingressi intelligenti. SHAPE è una delle basi militari più importanti  d’Europa, che ospita oltre 16.000 militari provenienti da tutti i membri della NATO e dai paesi partner. Rifornito di elementi essenziali di tutti i giorni, questo negozio basato sull’intelligenza artificiale utilizza fotocamere e tecnologia di pesatura per tracciare gli acquisti, offrendo un’esperienza di pagamento senza interruzioni tramite un’app dedicata. Questi negozi, chiavi in mano, offrono una gamma di prodotti, tra cui prodotti freschi, prodotti alimentari preconfezionati, panini da forno freschi e articoli refrigerati, tutti mantenuti a temperature comprese tra 0º e 15ºC. 

Il primo punto vendita BuyBye è stato aperto il 12 dicembre 2023 vicino alla sede centrale di Carrefour Belgio con una superficie di soli 18 metri quadrati. La caratteristica interessante è che possono essere collocati ovunque  all’interno di altre realtà. Ad esempio il prossimo, sempre seguito progettato dal team belga (questo è il primo scoop),  aprirà nell’aeroporto di Parigi-Charles de Gaulle (CDG) il primo scalo aereo per traffico aereo in Europa e verrà affidato ad un franchisee. L’obiettivo è 20 microstore all’anno (secondo scoop)  se gli espansionisti dell’insegna comprenderanno  la specificità dei punti vendita BuyBye che, per la loro struttura, privilegiano luoghi a forte concentrazione di frequenza come  ospedali, scuole, alberghi, sedi impiegatizie, centri sportivi, stadi, dove le persone acquistano quello che hanno bisogno in quel momento. Non non un piccolo supermercato tradizionale con 3000/4000 prodotti. È un micro store, sartoriale, creato su una determinata comunità con cui si può parlare e di cui si conosce praticamente tutto.  

Oltre all’apertura in terra francese continuerà l’espansione in Belgio. Prossima tappa IBIS (terzo scoop), parte di una delle più grandi catene alberghiere del mondo, Accor, che solo alla fine del 2024 aveva un portafoglio alberghiero di 850.285 camere (5.682 hotel) e una pipeline di oltre 233.000 stanze (1.381 hotel).  Il potenziale futuro anche per l’hotellerie,  è intuibile. La chiave è calibrare l’assortimento, la caratteristica è la velocità di prelievo, la possibilità di prendere più articoli dall’armadio. Il pagamento può avvenire o con carta di credito o con la l’app Carrefour. L’altra iniziativa (quarto scoop) sarà la partecipazione a Tomorrowland, da venerdì 18 luglio 2025 – domenica 27 luglio 2025 uno dei più grandi festival di musica elettronica al mondo. Il festival si svolge nella città di Boom, 16 chilometri a sud di Anversa e 32 chilometri a nord di Bruxelles, e si tiene ogni anno dal 2005. Da allora, Tomorrowland è diventato uno dei festival musicali più importanti al mondo. Carrefour, puntando a un pubblico giovanile (media 29 anni) aprirà un Buy Bye temporaneo per tutta la durata del festival. Interessante sarà vedere questo punto vendita sotto stress (furti compresi) visto che ho notato che se una persona si mette alle spalle di chi apre con la sua carta di credito o l’app, potrebbe  sottrarre della merce. E questi festival musicali live sono frequentati da personaggi di tutti i tipi. Comunque sarà uno stress test interessante (magari voluto).  

La differenza tra i due progetti (DAO e Carrefour) e che il primo punta a sperimentare risposte utili al territorio (demografia, difficoltà di recruiting, spopolamento paesi di montagna), no, il luogo della spesa che resta un punto vendita. Il secondo punta a rispondere ad esigenze di comunità specifiche e concentrate, velocità di consumo e assortimenti costruiti sartorialmente. Traiettorie differenti che non possono non incuriosire. Il primo per gli effetti a medio lungo termine anche per il territorio e, il secondo, quello di Carrefour Belgium, un modello giovanile che, mi dicono,  ha una resa economica  molto interessante  con un costo di gestione contenuto. E quindi dopo aver smontato pranzi e cene con brunch e apericene avremo quindi una desacralizzazione definitiva della parte esperienziale della spesa quotidiana, tanto cara alla mia generazione, con   microstore in grado di fornire piatti pronti e quant’altro nei   condomini,   nelle  caserme, negli aeroporti, nelle stazioni, nelle scuole, negli stadi,  negli  ospedali con assortimenti tarati su quelle comunità specifiche?  Se sarà così, lo scopriremo solo vivendo… 

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