Non me ne vorranno gli amici della MEatSchool di Tombolo se mi concedo una digressione culinaria in territorio belga. Lidl Belgio ha lanciato, già un anno fa, il primo prodotto ibrido a base di carne macinata, con l’obiettivo di aiutare i clienti a ridurre il consumo di carne senza rinunciare al gusto e alla consistenza. Il nuovo prodotto, che combina il 60% di carne di manzo con il 40% di proteine vegetali, ha l’aspetto e il sapore della carne macinata tradizionale, ma offre un notevole risparmio ambientale, con una riduzione fino al 40% delle emissioni di anidride carbonica. La catena di supermercati sta promuovendo la nuova offerta come un passo semplice e accessibile verso abitudini alimentari più sostenibili e sane in un Paese in cui la carne di manzo resta un alimento base importante nelle cucine domestiche.
La sperimentazione di LIDL è di quelle che fanno riflettere: proporre un nuovo prodotto alimentare che non esiste. Non è una “carne” trita vegana ma non è un prodotto interamente a base di carne. È inoltre in linea con i principi della “Planetary Health Diet”, un modello alimentare riconosciuto a livello mondiale, creato nel 2019 da 37 importanti scienziati nell’ambito della Commissione EAT-Lancet. La dieta raccomanda di ridurre il consumo di proteine animali e aumentare quello di alimenti di origine vegetale, per il bene sia della salute umana che dell’ambiente. Lidl punta, per ora, ai flexitariani.
Il Paese che ha più flexitariani è la Germania, con il 30%, mentre all’estremo opposto ci sono Finlandia e Italia, con circa il 6%, e in mezzo gli altri, con valori compresi tra il 18 e il 20% (la Romania è al 14%) stando ai risultati di un grande sondaggio condotto dall’Università di Umeå, in Svezia, nell’ambito del progetto HealthFerm proposto dal “Fatto Alimentare” l’anno scorso. Da noi non rientra nella nostra cultura e sarebbe semplicemente impensabile proporla nei nostri punti vendita con la stessa enfasi che ho trovato in Belgio.
Le linee guida dell’Alto Consiglio della Sanità belga raccomandano di limitare il consumo di carne rossa a non più di 30 grammi al giorno. Dati recenti di Sciensano, l’istituto nazionale di sanità pubblica che opera sotto l’autorità del Ministro federale della Salute Pubblica e del Ministro federale dell’Agricoltura, mostrano che però solo il 54% dei belgi segue queste indicazioni. Nonostante il crescente interesse per la sostenibilità, la ricerca suggerisce che le abitudini alimentari dei belgi sono ancora insufficienti rispetto alle raccomandazioni sulla salute. Il retailer sostiene che è la prima volta per i supermercati belgi, offre un’alternativa più sostenibile della tradizionale carne macinata. Riduce le emissioni di CO2, così come l’uso di acqua e terra, pur mantenendo lo stesso gusto e aspetto, sempre secondo Lidl Belgio.
Ines Verschaeve, project manager for CSR and Purchasing at Lidl Belgium ha sottolineato al lancio: “I clienti sono ancora liberi di scegliere, ma grazie a una gamma sempre crescente di proteine vegetali, prodotti integrali e frutta e verdura, possono fare più facilmente scelte più sostenibili. Piccoli cambiamenti sul piatto possono fare una grande differenza per il clima, la biodiversità e la nostra salute.” Sostituendo il 40% della carne con proteine vegetali, l’impatto ambientale si riduce significativamente: non solo si riducono le emissioni di CO₂, ma si riduce anche il consumo di acqua e suolo. Confesso di averlo provato. L’impressione è che sapore e aspetto rimangano sostanzialmente gli stessi della carne macinata tradizionale. Ma io non sono un esperto di carne.
“Lo sviluppo di questo prodotto ha richiesto un bel po’ di tempo perché volevamo assolutamente concentrarci sulla conservazione del sapore. Oserei dire che anche i veri amanti della carne difficilmente noteranno la differenza”, afferma Sam Van Lier, Senior Buyer fresh meat & and poultry Lidl Belgium e Luxembourg. Poco tempo fa, Albert Heijn ha anche introdotto una gamma di prodotti “ibridi” che combinano tradizionali latticini e carne con ingredienti vegetali. La catena ha immediatamente lanciato quindici diverse referenze, tra cui bevande a base di latte con un mix di proteine vegetali e latte, hamburger e carne macinata magra, oltre a salsicce grigliate e crema spalmabile per sandwich con sedano rapa e cavolo rapa. (Da Retail Detail).. Lidl rilancia e punta ad aumentare le vendite di proteine vegetali al 60% entro il 2030, riflettendo una tendenza più ampia del settore alimentare verso la sostenibilità.
Nell’ottobre del 2023, LIDL in Germania aveva annunciato di aver abbassato i prezzi della sua gamma di prodotti vegetali Vemondo, per allinearli ai prezzi di prodotti di origine animale comparabili in tutti i suoi punti vendita. Il retailer aveva allora affermato che questa iniziativa rientrava nella sua strategia di nutrizione consapevole e sostenibile, sviluppata all’inizio dell’anno. Nel maggio 2024, Lidl Belgio ha annunciato il suo ambizioso piano di raddoppiare le vendite di prodotti proteici vegetali entro il 2030. Nell’ambito di questa iniziativa, il retailer ha attuato riduzioni permanenti dei prezzi sui suoi prodotti proteici di origine vegetale, con l’obiettivo di rendere gli alimenti di origine vegetale più accessibili ai consumatori.
Nel maggio 2024, Lidl ha rivelato che le vendite dei suoi prodotti alternativi alla carne sono aumentate quando sono stati posizionati direttamente accanto ai prodotti a base di carne tradizionali. Una ricerca di Lidl Netherlands, condotta in collaborazione con l’Università di Wageningen e il World Resources Institute, ha previsto la sperimentazione del posizionamento delle alternative alla carne sullo scaffale della carne, oltre che su quello vegetariano, per sei mesi in 70 punti vendita. I risultati hanno mostrato che Lidl ha venduto in media il 7% in più di alternative alla carne durante il progetto pilota. Per saperne di più sui risultati del sondaggio clicca qui.