Un Gruppo della GDO francese precipitato negli inferi cerca di ritrovare un suo percorso originale grazie ad un piano strategico con un orizzonte fino al 2028 che sembra cominciare a dare i suoi frutti e un management di prim’ordine. Personalmente ho una spiccata simpatia per i CEO che lasciano un segno vero nelle aziende dove passano, grazie alle loro intuizioni e al loro lavoro. Ho avuto la fortuna di lavorare con alcuni di loro nel mio percorso professionale. Spesso la differenza più del ruolo la fa la determinazione nel perseguire l’obiettivo principale del mandato. Non cercano il consenso facile a tutti i costi. Sanno che sarà il risultato finale a parlare per loro. Non le tappe intermedie. E sanno che spesso saranno altri a raccoglierne i frutti. Dieci anni fa il distributore francese deteneva una quota di mercato dell’11,6%, oggi ridotta al 2,8%, secondo Kantar. Ciò è dovuto, alla vendita dei suoi ipermercati e supermercati a Intermarché e Auchan.
Nato da genitori corsi, Philippe Palazzi con un Executive MBA conseguito presso l’HEC di Parigi e la London School of Economics, ha iniziato la sua carriera come responsabile di reparto presso Metro, prima di ricoprire diverse posizioni operative nelle vendite e negli acquisti fino al 2001. Ha poi intrapreso una carriera internazionale di oltre 15 anni, che lo ha portato in Grecia, Ungheria e Italia, dove è diventato Amministratore Delegato di Metro Italia. Nel 2015 è entrato a far parte della sede centrale del gruppo Metro a Düsseldorf, ricoprendo diversi incarichi strategici a livello di gruppo prima di essere nominato Direttore Operativo nel 2018. Parallelamente, è stato Presidente di Metro France da gennaio 2016 ad aprile 2020. Nel giugno 2020, Palazzi è diventato Amministratore Delegato del gruppo Lactalis, dove ha avviato una revisione della sua struttura organizzativa per l’Europa. Ha progettato e implementato la roadmap di sostenibilità del gruppo Lactalis e ne ha rafforzato le relazioni con il settore agricolo. Ha lasciato dopo un anno appena. Stimato dalla proprietà ma, credo troppo numero uno per convivere con il vero numero uno Emmanuel Besnier, Presidente del Gruppo Lactalis. Palazzi è stato nominato Amministratore Delegato di Casino Group nel marzo 2024. Nel settembre 2024 è diventato anche Presidente di Monoprix e Naturalia.
Il suo obiettivo era ed è di riportare Casino Group a una crescita redditizia e sostenibile per ciascuno dei suoi marchi. “Passare da una corsa alle quote di mercato a una corsa alla redditività” ha dichiarato Palazzi. Come? Reinventando il convenience retail per soddisfare le nuove aspettative dei consumatori. Per questo motivo, il Gruppo si è concentrato su tre mercati chiave: la spesa quotidiana, le soluzioni per pasti veloci e i nuovi servizi. In Francia Groupe Casino sta così tornando a crescere. Nessuno ci avrebbe scommesso un euro. Intitolato “Renouveau 2028”, il piano predisposto punta a farlo diventare il migliore marchio nella cosiddetta “prossimità”. Palazzi ha scritto su LinkedIn: “Il primo semestre del 2025 segna un punto di svolta e per la prima volta dall’arrivo del nuovo team, il Gruppo torna a crescere a perimetro omogeneo (+2,4% nel secondo trimestre) in un contesto di mercato anche più favorevole. Il nostro piano strategico Renouveau 2028 sta avendo i suoi primi effetti su tutti i brand del Gruppo. Siamo nel mercato giusto, quello della prossimità, con i marchi giusti e al momento giusto. Il nostro nuovo progetto “La Cantine” , ad esempio, un concept di ristorante da asporto che coniuga cucina sana e servizio veloce, ci aiuterà ad accelerare la ripresa (leggi qui). Dobbiamo questo progresso all’impegno dei nostri partner franchisee e a tutti i nostri team. È grazie al loro lavoro, alla loro capacità di adattamento e al loro coinvolgimento che questa trasformazione prende forma concreta, giorno dopo giorno. Desidero ringraziarli di cuore”.
Groupe Casino ha pubblicato i risultati per la prima metà del 2025 ed è tornato a crescere. Tutti i suoi marchi locali stanno crescendo. Questo è particolarmente vero per Franprix, che sta registrando un aumento delle vendite e del traffico in negozio. Il posizionamento di New Casino si inserisce in un mercato in crescita, in grado di soddisfare le aspettative dei consumatori. Il Gruppo punta a raggiungere il pareggio di cassa prima degli oneri finanziari e dei dividendi entro il 2026. Investirà circa 1,2 miliardi di euro nei prossimi quattro anni per raggiungere un volume lordo di vendita di circa 15 miliardi di euro nel 2028, con un tasso di crescita medio annuo composto del +3,7% nel periodo 2024-2028. Il piano “Renouveau 2028” è trainato da tre leve strutturali chiave:
- Modernizzazione dei punti vendita e lancio di nuovi concept in ciascuno dei suoi mercati principali: il Gruppo ha lanciato nuovi format accattivanti (come La Cantine da Monoprix o Oxygène da Franprix) per rispondere meglio alle aspettative dei clienti.
- Evoluzione della rete di negozi con la chiusura di punti vendita non redditizi: oltre 800 negozi sono stati rimossi dalla rete per concentrarsi sui punti vendita più efficienti e diverse decine sono stati convertiti in franchising. Nel dettaglio: 832 negozi non redditizi chiusi, 92 nuove aperture e 55 trasferimenti di franchising.
- Maggiore efficienza quotidiana: attraverso un’organizzazione semplificata (compreso l’aumento dei servizi condivisi), la riduzione dei costi e la riorganizzazione della rete di negozi. Ho sempre pensato che non esistono top manager adatti tutte le stagioni della vita di un’azienda. Ma che è la capacità di tenere la barra dritta quando tutto sembra non andare per il verso giusto a fare la differenza. “Eravamo diventati un nano della grande distribuzione, diventeremo un gigante della piccola distribuzione”, ha dichiarato Philippe Palazzi.
Con questo messaggio positivo e a mio parere centrale, pur in un contesto ruvido di tagli e di incertezza, il CEO trasmette la sua visione, indica il percorso e tiene a bordo management, collaboratori e franchisee. Non tutto andrà per il verso giusto ma la sua capacità di coinvolgimento e di condivisione della responsabilità farà crescere competenze e capacità nei collaboratori. E questo, oltre a rilanciare l’azienda è la vera eredità che lasciano i top manager che appartengono ad un’altra categoria..